Perché fare Testamento
- Per affermare fino in fondo le nostre scelte
- Per continuare a vivere nel ricordo e creare un legame di continuità con la vita
- Per esprimere con chiarezza le proprie volontà evitando interpretazioni a posteriori, a volte
conflittuali, che possono turbare la serenità dei familiari
- Per dare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno
Come fare Testamento
A esclusione della parte del patrimonio destinato agli eredi diretti, quota legittima, chiunque
può decidere la destinazione dei propri beni, tramite il testamento, senza intaccare in nessun
modo i diritti alla successione dei propri cari. È possibile fare testamento in qualsiasi momento
della propria vita e si possono sempre aggiornare o modificare le proprie disposizioni, senza
difficoltà.
Esistono due modalità per effettuare il testamento e le caratteristiche sono definite per legge:
- il testamento pubblico, redatto da un notaio in presenza di due testimoni. Chi fa testamento
dichiara, alla presenza dei testimoni, le sue volontà al notaio, il quale le mette per iscritto usando espressioni giuridicamente corrette e univoche. Il testamento viene conservato dal notaio stesso
presso i suoi uffici ed è modificabile dal testatore in qualsiasi momento.
- il testamento olografo, una forma più semplice che non richiede l’intervento né di un notaio né di testimoni. Deve essere scritto totalmente a mano da colui che fa testamento (testatore) e deve raccoglierne le volontà espresse liberamente, senza particolari formule e senza avvalersi di mezzi di scrittura elettronica o meccanica, né dell’ausilio di terzi, nemmeno per la redazione di una sola parola. Tale documento dovrà essere conservato in luogo sicuro, meglio se affidato ad un notaio o ad una persona di fiducia.
In entrambi i casi, si tratta di un’operazione semplice che costa poco o nulla. La FAV ha la possibilità di accettare lasciti post mortem solo se effettuati tramite testamento.
E’ possibile lasciare:
- una somma di denaro, titoli d’investimento, azioni, buoni postali
- un bene mobile: come opere d’arte, gioielli, arredi, ecc.
- un bene immobile: come un appartamento, un box, un terreno
- la propria polizza vita indicando l’associazione scelta come beneficiario (il premio
dell’assicurazione sulla vita non fa parte, infatti, del patrimonio ereditario e può essere
destinato a un’organizzazione non profit).
Se al momento della scomparsa, non sono individuati parenti entro il 6° grado oppure beneficiari
(attraverso il testamento), l’eredità verrà acquisita dallo Stato.
Come vengono utilizzati i beni ricevuti
I fondi raccolti grazie ai lasciti sono particolarmente preziosi perché diventano un’ulteriore risorsa
per sostenere le situazioni di difficoltà secondo le necessità e le urgenze del momento.
Gli immobili, se idonei allo svolgimento delle attività istituzionali, verranno utilizzati direttamente
dalla FAV. In alternativa, la Fondazione, li venderà per finanziare i suoi progetti a favore
soprattutto di mamme con bambini in difficoltà: la FAV, attraverso propri appartamenti e beni
immobili ricevuti in donazione, risponde ad un bisogno di accoglienza ed accudimento di mamme
e minori in stato di disagio relazionale, fisico e sociale promuovendo e sostenendo, in un percorso
mirato al raggiungimento dell'autonomia le madri con i minori accolti. La FAV fornisce degli spazi
nei quali le mamme sollevate dai particolari problemi concreti possono sperimentare accoglienza,
contenimento, fiducia. Qui le mamme possono pensare e rielaborare la propria storia e
riprogettare il proprio futuro.
Senza queste risorse non potremmo svolgere la nostra missione!
